Introduzione
Quando si parla di piattaforme digitali per la gestione di contenuti ed esperienze, due nomi emergono spesso nelle conversazioni tra CIO, CTO e responsabili digital: Drupal e Ibexa DXP. Entrambi hanno una lunga storia nel mondo dei CMS e della gestione dei contenuti, ma oggi si collocano in posizioni molto diverse quando si tratta di rispondere alle sfide di progetti enterprise complessi.
Molte aziende italiane ed europee si trovano davanti a questo bivio: continuare a puntare su Drupal, sfruttando la sua natura open source e la vasta community di sviluppatori, oppure orientarsi verso Ibexa DXP, piattaforma enterprise pensata per orchestrare contenuti, commerce e customer journey in ottica B2B.
In questo articolo analizziamo in profondità le differenze, i punti di forza e i limiti delle due piattaforme, così da aiutarti a valutare quale strada sia più adatta al tuo contesto.
Drupal: i punti di forza e i limiti
Drupal è nato come CMS open source e si è affermato nel tempo come uno degli strumenti più versatili per la gestione di siti complessi. La sua architettura modulare consente grande libertà di estensione e personalizzazione.
Punti di forza:
- Community vastissima: migliaia di moduli e temi disponibili.
- Open source: nessun costo di licenza.
- Flessibilità: può coprire scenari molto diversi, dai siti istituzionali agli e-commerce integrati.
- Adatto a team di sviluppo interni: ampia disponibilità di sviluppatori Drupal sul mercato.
Limiti:
- Curva di complessità: progetti complessi richiedono grandi sforzi di architettura e manutenzione.
- Scalabilità non sempre ottimale: soprattutto in scenari enterprise con molteplici sistemi integrati.
- Costi nascosti: anche senza licenza, la manutenzione e lo sviluppo custom diventano onerosi.
- Focus limitato al contenuto: Drupal nasce come CMS, non come DXP nativamente orientata all’esperienza utente e alla personalizzazione.
Ibexa DXP: i punti di forza e i limiti
Ibexa DXP è l’evoluzione di eZ Publish ed eZ Platform, piattaforma che Next DX utilizza fin dal 2005 per realizzare portali e soluzioni enterprise di grande scala (come Hearst Magazines o Blogo). È pensata per aziende che hanno bisogno di esperienze digitali complesse, con contenuti, commerce e dati integrati in un’unica architettura.
Punti di forza:
- Enterprise-ready: licenze, supporto e aggiornamenti garantiti dal vendor.
- Architettura modulare: tre edizioni (Content, Experience, Commerce) scalabili in base alle esigenze.
- Forte orientamento B2B: gestione multisito, multilingua e scenari complessi di portali aziendali.
- Personalizzazione e segmentazione native: capacità di modellare esperienze basate su ruoli, mercati e tipologie di utenti.
- Basata su Symfony: framework robusto, con una community di sviluppatori esperti a livello globale.
- Integrazione con sistemi enterprise: ERP, CRM, DAM, PIM, CDP, marketing automation.
Limiti:
- Licenze a pagamento: costo iniziale superiore rispetto a Drupal.
- Community più ristretta: meno sviluppatori disponibili rispetto a Drupal, anche se più specializzati.
- Approccio enterprise: non sempre adatto a progetti molto piccoli o con budget ridotti.
Confronto diretto: Ibexa DXP vs Drupal
1. Modello di business e licenze
- Drupal: open source, senza licenze. Costi concentrati su sviluppo e manutenzione.
- Ibexa: modello enterprise con licenze annuali. Include supporto, aggiornamenti e roadmap chiara. È disponibile anche la versione Ibexa Headless open source.
2. Scalabilità e complessità
- Drupal: regge bene su progetti medio-grandi, ma fatica quando servono integrazioni mission-critical.
- Ibexa: progettata per scenari enterprise con ecosistemi digitali complessi, multisito e multicanale.
3. Personalizzazione ed esperienza utente
- Drupal: richiede plugin e customizzazioni pesanti.
- Ibexa: personalizzazione e segmentazione nativa, pensata per journey B2B articolati.
4. Integrazioni
- Drupal: possibile integrare, ma spesso con sviluppi custom ad hoc.
- Ibexa: predisposizione naturale per connettersi a ERP, CRM e sistemi enterprise.
5. TCO (Total Cost of Ownership)
- Drupal: costi bassi all’inizio, ma crescenti su manutenzione e sviluppo custom.
- Ibexa: investimento iniziale più alto, ma minori sorprese in fase di crescita ed evoluzione.
Quando scegliere Drupal
- Progetti con budget limitato.
- Contesti dove si dispone già di un team interno con competenze Drupal.
- Siti istituzionali o editoriali di complessità media.
- Organizzazioni che accettano di gestire direttamente complessità tecnica e manutenzione.
Quando scegliere Ibexa DXP
- Aziende B2B con esigenze di personalizzazione avanzata.
- Portali multisito e multilingua gestiti da un’unica istanza.
- Realtà enterprise che richiedono integrazioni mission-critical con sistemi interni.
- Chi vuole una piattaforma che vada oltre il CMS, abilitando customer journey digitali completi.
FAQ
1. Drupal è davvero gratuito?
Sì, non ha licenze, ma i costi emergono su manutenzione, aggiornamenti, sicurezza e sviluppo custom.
2. Ibexa è solo per grandi aziende?
Non necessariamente: esistono edizioni scalabili che possono adattarsi anche a realtà in crescita, ma è pensata soprattutto per scenari complessi.
3. Posso migrare da Drupal a Ibexa?
Sì, è possibile. Next DX ha già gestito progetti di migrazione complessi, mantenendo i contenuti e integrando i sistemi esistenti.
4. Qual è la differenza principale tra un CMS e una DXP come Ibexa?
Il CMS gestisce contenuti, la DXP orchestra esperienze digitali complete su più canali, integrando dati, personalizzazione e commerce.
5. Quanto dura uno Sprint Zero di Next DX?
Generalmente tra 2 e 4 settimane, a seconda della complessità della piattaforma e del numero di stakeholder coinvolti.
Conclusioni
La scelta tra Drupal e Ibexa DXP dipende in gran parte dalla visione di lungo periodo. Drupal è un’ottima scelta se cerchi flessibilità e costi iniziali ridotti, ma richiede forte governance tecnica. Ibexa DXP è ideale se il tuo obiettivo è costruire un ecosistema digitale scalabile, sicuro e orientato al B2B, con la certezza di avere supporto enterprise e funzionalità pensate per la crescita.
Prima di decidere, però, è fondamentale effettuare un check up approfondito dello stato attuale della tua piattaforma digitale e delle tue reali esigenze.
👉 Con lo Sprint Zero di Next DX realizziamo audit completi che ti permettono di valutare quale direzione intraprendere con dati concreti alla mano.




